Controindicazioni

Q uando è controindicato il linfodrenaggio manuale

Avvisare sempre il medico e il fisioterapista relativamente al proprio stato di salute soprattutto se
• è presente febbre
• si avvertono i segni di un’infiammazione (dolore, rossore, calore) in una zona corporea
• sono presenti tumefazioni o dolore dei linfonodi alla palpazione.

In questi casi il trattamento è controindicato ed è opportuno approfondire le cause della sintomatologia prima di riprendere il trattamento.

Il linfodrenaggio è controindicato in alcune patologie. Ci sono controindicazioni assolute e relative.

Sono controindicazioni assolute al trattamento le seguenti condizioni cliniche:
• Tumori non trattati e con tendenza a metastatizzare
• Infiammazioni acute batteriche o virali, reazioni allergiche
• Flebiti e tromboflebiti recenti o in atto
• Tubercolosi, Toxoplasmosi
• Edema cardiaco scompensato e compensato
• Radiodermite ( = controindicazione assoluta locale )

Le controindicazioni relative riguardano condizioni in cui si può effettuare il linfodrenaggio manuale, ma con delle precauzioni relativamente alla zona da trattare o alle modalità

• Tumori trattati
• Infiammazioni croniche
• Flebiti e tromboflebiti guarite
• Altre patologie in pz con edema cardiaco
• Tubercolosi e toxoplasmosi guarite
• Ipotensione
• Asma bronchiale
• Iper- ed ipo-tiroidismo
• Mestruazioni
• Gravidanza
• Nei sospetti
• Verruche seborroiche ( ipercheratosi in pazienti anziani )
• Rispettare un’area di scurezza circostante a port e pace-makers.